Fisioterapia

TECNICHE MIOFASCIALI INTEGRATE

Taping Biomechanical Bellia System, Physioblade, Novafon, Sweet Flossing, Cupping therapy e Ventose, Crochetage.

NEURODINAMICA

La neurodinamica è una branca della terapia manuale che si occupa della valutazione e del trattamento del sistema nervoso periferico. 

TRATTAMENTO VISCERALE

Gli organi interni e le loro membrane sono legati alle pareti delle cavità del corpo ed alla colonna vertebrale. Durante il movimento gli organi interni e le loro rispettive fasce devono avere una buona mobilità, lo stesso vale per il diaframma. Aderenze e tensioni possono alterate e limitare questo movimento, provocando stress, dolore, e limitazione funzionale agli organi interni e ad altri distretti corporei. La Mobilizzazione Viscerale aiuta il corpo a riequilibrarsi attraverso tecniche manuali specifiche.

FIBROLISI

La Fibrolisi è un metodo messo a punto da un fisioterapista svedese Kurt Ekman. Si tratta di una tecnica per uso specifico in fisioterapia e medicina riabilitativa e si avvale dell’utilizzo di particolari strumenti detti Fibrolisori in acciaio inox. Offre ottimi risultati nel trattamento di varie patologie che colpiscono il sistema muscolo scheletrico, soprattutto in presenza di aderenze e cicatrici.

RIABILITAZIONE DELL’ARTICOLAZIONE TEMPORO MANDIBOLARE

Il trattamento Dell’ ATM consiste in una serie di interventi manuali terapeutici che hanno lo scopo di individuare la disfunzione, ed intervenire e rieducare l’articolazione con manovre manuali specifiche sia dentro che fuori la bocca.

TRATTAMENTO DELLE CICATRICI

La Cicatrice è il risultato finale del processo di riparazione tissutale, che può influenzare mobilità, postura, provocare dolore (anche a distanza), disagi psichici, e disabilità. Il trattamento manuale coadiuvato se necessario a Fibrolisi e Cupping, serve a curare la cicatrice, al fine di evitare complicazioni e disfunzioni.

GINNASTICA POSTURALE

La ginnastica posturale è composta da una serie di esercizi che ristabiliscono l’equilibrio muscolare. È alla base della rieducazione posturale che si occupa di come imparare nuovamente i gesti e le posizioni che si assumono quotidianamente. Lo scopo della ginnastica posturale è quello di riportare la muscolatura in equilibrio, liberandola da tensioni.

BACK SCHOOL

L’incidenza delle patologie vertebrali, i classici mal di schiena, (lombalgie, sciatalgie, colpi della strega, di frusta, cervicalgie, dorsalgie e le conseguenti artrosi, osteoporosi precoce, ecc.), è molto aumentata negli ultimi decenni.

Complici la sedentarietà, la forma fisica scadente, le posture e i movimenti scorretti, l’eccesso di una qualsiasi attività sportiva, sovrappeso, obesità, fumo e stress psicologici, il mal di schiena è ormai considerata la malattia socialmente più costosa nelle persone tra i 30 e i 60 anni, sia per le giornate lavorative perse, che per i costi elevati delle cure a cui ci si deve sottoporre. Vista una così elevata incidenza a livello mondiale, in diversi paesi sono sorte, le back schools, cioè “scuole della schiena” con l’obiettivo di agire sui fattori di rischio, per curare il sintomo-dolore e per prevenire le eventuali ricadute. La Back School si basa sull’eziologia della lombalgia, unisce i contributi della medicina, dell’ergonomia, della psicologia e dell’educazione alla salute per prevenire e curare le algie vertebrali. La Back School si è dimostrata la metodica più efficace e duratura nel trattamento del mal di schiena. E’ in un certo senso rivoluzionaria, perché rende il soggetto sofferente di dolori vertebrali non più passivo esecutore di cure prescritte dal medico, ma attivo protagonista del suo trattamento. Egli che è la prima persona interessata diventa anche il primo responsabile.

Grazie alla Back School è possibile:

– acquisire tutte le informazioni utili per imparare ad usare bene la sua colonna vertebrale ed evitare di azionare il meccanismo che produce il dolore;

– conoscere gli esercizi utili per prevenire e combattere il dolore;

– apprendere le tecniche di rilassamento per raggiungere l’autogestione della propria ansia e delle proprie tensioni;

– acquisire un atteggiamento di fiducia con la capacità di autogestire la propria colonna vertebrale attraverso un impegno personale.

TAPING

Il Taping (dalla parola americana tape, ossia nastro) è una tecnica di bendaggio che in questi ultimi tempi ha riscosso grandi successi per l’enorme progresso tecnologico dei materiali ai quali si affida. In particolare, vengono applicate sia bende anaelastiche adesive con funzione limitante che bende elastiche adesive adatte a permettere l’espansibilità del muscolo. Questi tipi di bende trovano un così largo utilizzo nel campo della traumatologia sportiva, da costituire uno strumento fondamentale nello sport. Il bendaggio fornisce un’intelaiatura esterna che ha come scopo la limitazione e la messa a riposo delle strutture lesionate. In riabilitazione ogni operatore ha presente quanta importanza assuma la terapia del “non-movimento” e le tecniche di Taping ne sono un esempio molto utile, pratico e senza particolari controindicazioni. Questo tipo di immobilizzazione, poco usata negli ospedali italiani, precede il tutore gessato, ma non lo sostituisce, dal momento che quest’ultimo è, ma soprattutto rimane, la terapia d’elezione nei casi più gravi. Ovviamente, al contrario del tutore gessato, essa non comporta rischi di ipotrofia muscolare o compromissione del sistema propriocettivo dal momento che limita uno o più movimenti di un’articolazione, senza però provocarne il blocco totale e permettendone, quindi, una guarigione più veloce e spontanea. Presenta inoltre un ulteriore vantaggio: permette di controllare, durante l’immobilizzazione parziale, la zona colpita, valutando l’efficacia terapeutica del trattamento e, parallelamente, consentendo una facile applicazione delle terapie locali (farmacologiche , fisiche o manuali).

KINESIOTAPING

È una tecnica basata sull’utilizzo di particolari nastri per bendaggi adesivi ed elastici. Attraverso particolari fasciature è possibile utilizzarla come tecnica correttiva (a volte risolutiva) su molte patologie o stati di dolorabilità muscolo-scheletrici sia in fase acuta che sub acuta. Consente oltretutto di aumentare il range articolare del distretto interessato. Questa metodica, comunemente usata per la risoluzione delle patologie legate allo sport professionale trova una larga applicazione, sia come riabilitazione fisioterapica che come sostegno nell’allenamento per migliorare la performance fisica, in quanto basata sull’ attivazione del sistema “neuro-muscolare” e “neuro-sensoriale”. Inoltre tutti i processi benefici passano attraverso un miglioramento della circolazione sanguigna e di quella linfatica ed è quindi possibile utilizzare tale metodica su stasi linfatiche e venose fino ad arrivare al trattamento di grossi versamenti ematici che in genere hanno una lenta evoluzione.

KINESITERAPIA

La kinesiterapia è una particolare terapia manipolativa usata in fisioterapia che si prefigge la riabilitazione e la rieducazione funzionale di singoli muscoli, di gruppi muscolari o dell’intero organismo.

La Kinesiterapia si divide in passiva e attiva:

In caso di Kinesiterapia passiva il terapista esercita sul paziente, che resterà passivo, tecniche particolari al fine di gestire in modo appropriato il movimento della parte del corpo da trattare.

Nella Kinesiterapia attiva, invece, è lo stesso paziente che agisce in modo attivo sotto la direzione e la supervisione del terapista che gli farà eseguire gli esercizi più idonei. Durante la seduta di Kinesiterapia attiva sarà possibile usare elastici, palloni, bastoni, tappetini, ecc per facilitare o rendere più difficoltoso il movimento a seconda dello scopo.

RIABILITAZIONE DELL’ARTICOLAZIONE TEMPORO MANDIBOLARE

E’ una terapia indicata nei casi di necessità di recupero muscolare ed articolare e non ci sono controindicazioni.

GINNASTICA PROPRIOCETTIVA

La disabilità momentanea post-traumatica o post-operatoria comporta l’insorgere di equilibri posturali e motori differenti da quelli abituali. Il corpo reagisce alle difficoltà presentate da una nuova situazione strutturale creando compensi. Nell’ambito del percorso riabilitativo, con il recupero articolare e muscolare, devono essere inserite tecniche relative al ripristino di un corretto schema di movimento segmentario e globale, che portino il paziente a riprendere coscienza e conoscenza del proprio corpo fino al momento in cui non sarà più necessaria la compensazione del disagio. Le tavolette bipodaliche, le resistenze attive e passive esercitate dagli elastici, le palle e tutti gli attrezzi propriocettivi consentono al terapista di riportare il paziente alla corretta percezione del proprio corpo, di ristabilire i corretti equilibri e uno schema posturale e motorio, segmentario e globale, fisiologico.

COPPETTAZIONE

La Copettazione è una pratica terapeutica propria della Medicina cinese e fa parte delle pratiche terapeutiche esterne (come il Massaggio cinese TuiNa e la Moxibustione). Introdotta verso il II secolo dopo Cristo, la Coppettazione è una metodica molto utilizzata per la sua potente azione disperdente e mobilizzante che si addice molto al trattamento di tutte le sindromi dolorose, di molte sindromi depressive con forte componente ansiosa, alle algie da Freddo/Umidità o da Calore/Umidità e da traumi. Si applica ogni qualvolta vi sia il sospetto di un alterata stasi del circolo energetico.

MOXIBUSTIONE

La moxibustione è una pratica terapeutica tipica della medicina cinese e fa parte delle tecniche esterne. Si applica in abbinamento al massaggio, alla coppettazione o come tecnica singola. Il termine moxa si riferisce alla sostanza impiegata per effettuare la moxibustione, che consiste nel riscaldamento di aree cutanee, sovrastanti punti di agopuntura o percorsi energetici, al fine di ottenere una risoluzione di evento patologico. La moxibustione avviene bruciando sopra o in vicinanza della cute della polvere di artemisia (arthemisia vulgaris) al fine di ottenere una calorificazione della cute e, di riflesso, di strutture sottostanti e interne. L’artemisia è un vegetale che cresce in tutto il pianeta e viene colto per tradizione il 21 giugno, solstizio d’estate, sia per l’uso interno (arthemisia capillaris, arthemisia apiacea), sia per quello esterno (arthemisia vulgaris).